sabato 11 agosto 2012

044 - Valentino, un nome che piace

Oggi sono andato a comprarmi le mutande.
Al supermercato, tra le mutande c'erano le mutande Valentino Christy - Paris. Non le ho prese perché costavano troppo.
Poi mi sono comprato anche dei calzini. Erano Gianni Valentino - Italy. Eccoli, 500 yen per due paia, maledetti. Ma volevo farveli vedere.
A casa ho le mutande Valentino Vasari - Italy, anche se non le metto più perché non ho più quel vitino di vespa da permettermi la M. Eccole:
Un giorno in un altro supermercato avevo fotografato le ciabatte Rudolph Valentino. Non trovo invece la foto che avevo fatto a delle cinte esposte in una bancarella, chissà di quale Valentino erano.

La prima volta che sono entrato nella mia prima casa condivisa giapponese, le ciabatte che ho trovato ad accogliermi nella soglia erano Calro Valentino. Calro, non Carlo.
Da allora la mia vita è stata tutto un susseguirsi di scoperte di trash-brand della forma Valentino + cognome_inventato, oppure nome_inventato + Valentino (o talvolta Valentini).
Il più comune è Gianni Valentino, ma ce ne sono così tanti che ho perso il conto.
Chissà cos'ha di tanto affascinante questo Valentino, da essere così spesso vittima dei trash maker della moda nipponica.

1 commento:

Portinaio ha detto...

Valentino uno e trino!!!